La paura è un’emozione utile se limitata al mondo “reale”, realmente osservato.
È un’emozione molto utile per la nostra sopravvivenza, per preservare il nostro corpo, ospite della nostra Anima.
Come impariamo ad avere paura?
Tempo fa Tony Buzan (creatore delle Mappe Mentali) mi disse che noi da bambini copiamo ciò che fanno gli altri.
Se ci pensi come hai imparato a parlare? A scrivere? A reagire alle varie situazioni?
Lo apprendiamo copiando il comportamento che gli altri adottano. Soprattutto quando non ne abbiamo esperienza.
Se ci trovassimo in una situazione sconosciuta e non ci fossero nostri simili vicini, dovremmo decidere autonomamente cosa fare. Se invece ci fosse qualcuno vicino, prima di agire, la maggior parte di noi osserverebbe l’altro per capire come comportarsi. Si chiama riprova sociale1. E anche l’altro trovandosi nella stessa situazione, ti osserverebbe e copierebbe da te.
È così che noi facciamo fin da bambini. Apprendiamo da ciò che gli altri – adulti e coetanei – ci trasmettono.
Non lo impariamo con le parole che ci dicono ma osservando i loro comportamenti in quelle determinate situazioni.
Le parole poi, servono come chiavi per la memoria, per richiamare le esperienze.
E la parola prende significato solo perché si satura affettivamente, riempita dell’esperienza passata ad essa associata, richiamata dalla memoria.
Il cervello memorizza ed elabora. È un fantastico computer, anche se paragonare ad un computer il nostro cervello è riduttivo, capace di elaborare in modo creativo ogni singola informazione che riceviamo dall’esterno e partenendo da essa reagisce (reagiamo) di conseguenza.
Il cervello è il coordinatore centrale di tutte i dati che riceviamo dall’esterno.
Circa 2 milioni di informazioni al secondo. La maggior parte vengono filtrate e solo alcune di queste sono portate all’attenzione della coscienza.
Per fare questa selezione, il cervello usa il personalissimo sistema di convinzioni di ognuno, comandando le tre funzioni principali per l’apprendimento: Cancellazione, Distorsione e Generalizzazione.
E tramite quello che arriva alla nostra parte conscia, dirigiamo la nostra attenzione e contemporaneamente arriveranno le emozioni.
Quindi l’emozione della paura la generi a seconda di cosa in precedenza hai imparato/deciso di aver paura.
Cosa determina il grado di paura che sentirai? La tua percezione della Realtà.
Migliorando la tua percezione, si modificano anche le tue paure.
Bibliografia
- Le armi della persuasione – Robert B. Cialdini
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